Quattro
consigli per correre sotto la pioggia (con piacere !)
L'autunno è iniziato e le giornate
uggiose iniziano a far parte del quotidiano. Quando vogliamo uscire per correre
la pioggia ci promette allenamenti piuttosto bagnati…
… ma per me correre sotto la pioggia
è come nuotare nell'oceano: una immersione totale nella natura selvaggia che mi
provoca un senso di benessere e di fusione totale con gli elementi che mi
circondano. Una sensazione bellissima!
Tuttavia sentendo molte persone
vicino a me i pareri sono abbastanza negativi e di stupore quando dico che vado ad allenarmi sotto la pioggia
battente.
Numerosi corridori scrutano il cielo
prima di essere convinti sul principio di una seduta d'allenamento. Come se
qualche goccia potesse limitare la qualità del loro sforzo ! Convivere con la
pioggia ? è assolutamente possibile…
Da una piccola statistica personale
risulta che l'evento atmosferico più bloccante in assoluto è la pioggia.
Tale asserto è vero quanto più il soggetto è un principiante; infatti chi
inizia è spesso pronto ad affrontare caldi africani (assecondando la purtroppo
comune credenza che sudare fa dimagrire!), freddi polari (basta coprirsi con
otto felpe!), bore da record ecc., ma la pioggia, quella no!
Il malanno… - Anche runner molto esperti e allenati temono la pioggia,
vedendola come sinonimo di malanno. Non si sa in base a quale spiegazione
medica, correre nella pioggia dovrebbe provocare mal di gola, raffreddori ecc.
è fondamentale capire che
i malanni di stagione
dipendono dalla temperatura, non dalla pioggia in sé.
In
altri termini se piovesse acqua calda, nessun malanno. La pioggia però venendo
a contatto con il corpo (direttamente o tramite i capi bagnati) lo bagna e
l'acqua, evaporando, lo raffredda ulteriormente, aggravando la situazione
termica che in inverno non è certo ottimale. L'atleta ha però un vantaggio
rispetto al sedentario che casualmente si inzuppa d'acqua in una giornata con
temperatura già rigida: essendo sotto sforzo, il suo corpo è già pronto a reagire
a un abbassamento di temperatura con calore prodotto dall'interno. Il trucco
quindi per evitare malanni non sta pertanto nel coprirsi oltremisura (anzi, è
controproducente perché sudando molto, il sudore è del tutto equivalente a una
pioggia "dall'interno" con lo stesso principio di evaporazione
raffreddante descritto per l'evento atmosferico), ma nel non rimanere al freddo
bagnati, una volta finito lo sforzo e iniziato il recupero; si consideri che il
periodo in cui si ritorna in condizioni di normalità (cioè quando il corpo
smette di funzionare da stufa) dipende dallo sforzo fatto: in
quest'ottica il runner esperto, arrivando a intensità di sforzo maggiori
rispetto al principiante, è sicuramente favorito. In genere il periodo di
riequilibrio termico per uno sforzo medio non è mai inferiore a 5'; in tale
lasso di tempo conviene cambiarsi (anche all'aperto), indossando abiti
asciutti.

1. Adeguare l'equipaggiamento alle circostanze
Non è necessario usare il k-way se
piove moderatamente! La tenuta deve essere scelta in funzione della durata
della seduta d'allenamento prevista, e dell'intensità delle precipitazioni.
Se piove ininterrottamente:
. Indossare un berretto per non essere infastiditi dalle gocce che
gronderebbero dalla fronte.
. Indossare un antivento impermeabile ma traspirante (tecnico).
. Proteggere le zone di sfregamento, essere più meticolosi del solito. L’acqua
appesantisce gli indumenti che, e a loro volta, diventano causa di irritazioni.
. Portare con se gli oggetti indispensabili. Prima di uscire, verificare che i
soldi, la carta di credito e qualsiasi altro effetto personale, siano
correttamente protetti all'interno di una tasca impermeabile.
2. Sei bagnato, e allora?
Quando si decide di correre sotto la
pioggia la cosa più antipatica è bagnarsi. Quando gli indumenti e i piedi sono
inzuppati d'acqua, il movimento sportivo diventa naturale.
Probabilmente ti sorprenderai, quando proverai piacere nel correre sotto la
pioggia, mentre altri cercano di ripararsi.
Ricordati che non potrai scegliere le condizioni climatiche della prossima
corsa. Che cosa farai se piove ? è meglio abituarsi a correre sotto la pioggia
e saltare allegramente nelle pozzanghere. Ci si bagna ? E allora…
3. In caso di temporale
è possibile che il semplice
acquazzone si trasformi nel corso della seduta in diluvio o peggio, in
temporale. Se corri in aperta campagna e sei sorpreso dal temporale, la cosa
più saggia da fare è cercare un riparo. Ferma un automobilista (facendo evidenti
cenni) e chiama qualcuno per farti venire a prendere (se hai il cellulare).
Se è impossibile, non entrare nel
panico. Tieniti distante dagli alberi e rannicchiati per diventare più piccolo
possibile : il fulmine colpisce sempre i punti alti.
4.
Una volta al riparo…
Dare prova di buon senso e spogliarsi
prima possibile per evitare di tenere addosso gli indumenti bagnati.
Prenditi cura dei piedi e delle scarpe (in questo ordine).
Verificare che tu non abbia alcuna vescica: la pioggia può a volte ammorbidire
l'epidermide e causare la comparsa di piccole piaghe. A proposito delle
scarpe : togliere la soletta interna – la soletta amovibile – per farla
asciugare separatamente.
L’accumulo di umidità può essere la causa di cattivi odori ma anche di una
deformazione della scarpa. Una tecnica antica, consiste nel mettere carta di
giornale dentro la scarpa per accelerare l'asciugatura.
è importante imparare a superare la difficoltà passeggerà dei primi ettometri.
La pioggia debole o moderata, non deve dissuaderci dal correre.
Buon allenamento !